Vivarini in conferenza: "A Carpi per fare una grossa prestazione"

14.10.2016 13:36 di  Marco Ferri   vedi letture
Vivarini in conferenza: "A Carpi per fare una grossa prestazione"
© foto di Tuttolatina.com

Le parole del tecnico nerazzurro, Vincenzo Vivarini, alla vigilia di Carpi-Latina

Carpi concreto e Latina propositivo: che gara sarà?
Affronteremo una squadra ben definita e ben delineata sotto l’aspetto tattico. Sono anni, serie A compresa, che ha proposto gli stessi atteggiamenti e gli stessi temi di gioco, di conseguenza  i suoi giocatori sanno cosa debbono fare in campo. Troveremo il Carpi in un momento particolare, di esaltazione, perché viene da una vittoria fuori casa e dalla possibilità di rigiocare nel proprio stadio. Troveremo una squadra molto motivata e con gran voglia di fare il risultato. Da parte nostra stiamo crescendo tanto, abbiamo molte possibilità di metterli in difficoltà e fare risultato.

Finora siete stati sconfitti soltanto dalle squadre appena retrocesse dalla serie A
Dobbiamo fare bene le cose che sappiamo fare in mezzo al campo. Dobbiamo avere più consapevolezza e più convinzione, adesso iniziamo ad avere le idee chiare sotto l’aspetto del gioco. Questo dato statistico va sicuramente a nostro sfavore, ma sono convinto che faremo una grossa prestazione.

Come stanno i giocatori acciaccati?
Sotto questo aspetto ci portiamo dietro la sfortuna dall’inizio della stagione. Brosco ha avuto uno scontro con un compagno molto strano: era fermo a guardare verso l’alto e Garcia Tena gli è andato a sbattere. E’ stata una cosa clamorosa, ha riportato un fastidio a livello muscolare dietro al ginocchio. Speriamo di recuperarlo il prima possibile. Rolando, dopo il gran bel gol fatto a Cesena, nell’ultimo minuto della partitina di giovedì scorso ha avuto una distorsione alla caviglia e ancora non l’ha superata e ci priva di un’arma in più. Garcia Tena è rientrato in gruppo, è un recupero che abbiamo fatto; Nica si è iniziato a riavvicinare alla squadra ed è molto vicino al rientro. Gilberto ha un problema al ginocchio quasi superato, nel fare un esercizio su una tavoletta si è riacutizzato e bisognerà avere ancora pazienza. Bisogna fare di necessità virtù come abbiamo sempre fatto, per fortuna la rosa è ampia e può sopperire a queste defezioni.

Mariga verrà riproposto davanti alla difesa?
Il nostro progetto iniziale era quello di avere giocatori di grande qualità come play, per provare ad imporre e dare qualità al gioco. Le abbiamo provate un po’ tutte per trovare un equilibrio e una certa fisionomia di squadra, con Mariga abbiamo tratto grande giovamento perché è prestante fisicamente e riesce a fare un lavoro di interdizione molto alto in una zona importante del campo. Sopperiamo in qualità con le mezzali che sanno giocare.

A centrocampo sono previste rinunce dolorose?
Non si tratta di rinunce dolorose. Adesso sono molto attento durante gli allenamenti nel vedere le sfumature e chi può stare più in condizione. C’è Bandinelli che sta tornando in discreta forma, domenica scorsa l’ho fatto esordire e lo ritengo un recupero importante perché ha gamba e tecnica. Le scelte vengono fatte per sfumature, attenzioni e particolari curati e non curati. I giocatori devono essere bravi a far parlare il campo e tranquilli nell’accettare le scelte, soprattutto devono lavorare per il bene della squadra.

Scaglia esterno o mezzala?
E’ un giocatore importantissimo per noi, di qualità nella fase offensiva. Può giocare sia mezzala che esterno, lo ha fatto sempre molto bene. Ha delle caratteristiche ben precise, è offensivo e predilige il possesso palla. E’ rimasto fuori per squalifica, se quelli che giocano fanno bene bisogna che aspetti il suo momento per riprendersi in mano la squadra. E’ un giocatore importante per noi.

Come sta Corvia e come cambieranno le gerarchie con il suo rientro?
Sono molto contento, si sta iniziando ad arrabbiare ed è una cosa positiva. Nel reparto avanzato non c’è abbondanza, ci sono tre giocatori per due posti e arriverà il suo momento. L’importante è che si faccia trovare pronto, ho sempre detto che il miglior Latina si vedrà con lui e con Boakye nelle condizioni ottimali.

Sulla scelta di (ri)fare tre giorni a porte chiuse
Considero la scaramanzia una debolezza, in società e tra i giocatori c’è ed è stato fatto un discorso di questo tipo. Pazienza per i tifosi, sono sicuro che capiranno. Vorrei sempre tante persone a seguire gli allenamenti.