Il Latina riparte da 14

23.05.2016 15:08 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Il Latina riparte da 14
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© foto di Federico Gaetano

Una squadra intera più tre alternative, ma senza portiere. Il Latina che festeggia legittimamente la salvezza ottenuta in fondo a un uggioso venerdì di maggio, inizia a pianificare il proprio futuro. Almeno nelle intenzioni. Lo scopo è chiaro: far tesoro degli errori commessi e non ripeterli. In attesa di capire se ci sono i margini per continuare il percorso intrapreso ai primi di marzo con Gautieri, dunque, in casa nerazzurra sono ore di attenta riflessione. A 360 gradi. Il punto di partenza sarà la scelta dell'allenatore, non trascurabile così come l'elenco di calciatori da cui poter/voler ripartire in vista della prossima stagione. I conti andranno fatti dopo il 30 giugno, alla naturale conclusione dell'annata calcistica, ma già ora si può definire un quadro della situazione anticipando i tempi di qualche settimana. 

LA BASE - Gli elementi ancora sotto contratto sono 14 (numero distribuito fra chi già c'è e chi farà rientro alla base dopo l'esperienza in altre latitudini). Quattro difensori, cinque centrocampisti e altrettanti attaccanti, ecco i nomi: Regoli (2017), Brosco (2018), Dellafiore (2017), Esposito (2018), Ammari (2017), Marchionni (2018), Moretti (2018), Scaglia (2018), Schiattarella (2018), Acosty (2018), Boakye (2020), Corvia (2018), Jefferson (2017) e Paponi (2017), legati ancora al club di piazzale Prampolini. Un gruppo mal assortito e numericamente non adeguato.
Se i tre centrali, esperti e di rendimento, lasciano tranquilli i dirigenti e azzerano - o quasi - gli interventi in quel reparto, lo stesso discorso non può essere riproposto per la mediana e la prima linea, dove sono emerse le lacune più evidenti in otto mesi vissuti interamente sull'altalena. Corsa, leadership e voglia di arrivare sono le caratteristiche che hanno fatto difetto al Latina 2015/2016. In questo senso il mercato può e deve aiutare a miscelare bene gli ingredienti perché Ammari, Marchionni, Scaglia e Schiattarella (ammesso che resteranno tutti e quattro) non bastano.
Dal centrocampo all'attacco il passo è breve. Acosty, nonostante un finale di stagione condizionato da troppi guai fisici, rappresenta il tesoretto da utilizzare per migliorare l'organico o la "stella" da trattenere resistendo alle sirene di mercato. Due i nodi da sciogliere: Boakye e Corvia. Il primo è stato l'investimento più corposo della storia del Latina e andrà aspettato, nonostante il flop della sua parentesi semestrale, più per questioni economiche che tecniche. Se non dovesse preentarsi acquirenti, dunque, il ghanese resterà nel capoluogo con la speranza che svolgere la preparazione pre-campionato possa aiutarlo ad esprimersi secondo il suo potenziale. Deludente anche il cammino di Corvia. I 3 gol in 33 presenze sono una miseria e da soli non basteranno a garantirsi la conferma. Non solo. Scoraggiano qualsiasi società interessata a rilevarne il cartellino. Non è più un'incognita, infine, il futuro di Paponi. Il mese e mezzo vissuto da antidivo nella dispendiosa volata salvezza sarà sufficiente a farlo restare, a meno che i primi mesi trascorsi ai margini non lo abbiano spinto a meditare l'addio.

CASA DOLCE CASA? - Un capitolo a parte lo meritano i tre calciatori che faranno rientro a Latina dopo aver vissuto la seconda parte di stagione in altri lidi. La retrocessione in Lega Pro non aiuterà il Livorno ad esercitare l'opzione di riscatto per Regoli, che in Toscana non è andato oltre a qualche fugace apparizione. Alla mediana del Latina servirebbe, eccome, uno con la qualità di Moretti, che a Vicenza è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano. Dopo il recente faccia a faccia con il suo passato, però, il regista ha manifestato chiaramente la volontà di restare in biancorosso.
La mancata promozione in serie B, invece, ha fatto perdere valore alla possibilità della Casertana di riscattare a titolo definitivo Jefferson, destinato a venir valutato durante il pre-campionato da Gautieri. O chi per lui.