Pagliaroli: "Questa maglia va sudata in ogni partita. Io seconda linea? I campionati non si vincono in 11"

03.11.2017 13:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Pagliaroli: "Questa maglia va sudata in ogni partita. Io seconda linea? I campionati non si vincono in 11"
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Ospite di "Pane&Calcio", trasmissione andata in onda ieri sera su SL48 e condotta da Domenico Ippoliti, l'attaccante nerazzurro Antonio Pagliaroli ha parlato del momento personale e di quello della squadra in vista del derby, che disputerà da ex, contro l'Aprilia. Le sue dichiarazioni raccolte integralmente da TuttoLatina.com 

Sul pareggio di Albano
È stata una partita difficile, affrontavamo una squadra forte che punta a vincere il campionato e ha giocatori importanti. Nel primo tempo siamo stati un po' più contratti, nella ripresa siamo stati bravi anche in 10 a tenere le loro avanzate e ripartire in contropiede. Abbiamo avuto le nostre occasioni, credo sia stato un buon punto.

Sei pronto per prenderti la maglia da titolare domenica?
Come ho già detto altre volte mi faccio trovare sempre pronto e quando il mister lo ritiene opportuno darò una mano alla squadra anche dal primo minuto.

Con questi tifosi giocate sempre in casa...
Ce lo dicono anche i nostri avversari. Giocare davanti a un pubblico del genere ogni volta ti dà qualcosa in più che dobbiamo trasmettere in campo.

Come ti senti dopo l'infortunio?
Sono rientrato e adesso sto bene, mi sto allenando bene con i compagni e sono pronto a dare una mano alla squadra anche dal primo minuto.

Ripercorri la tua "traiettoria" dopo l'addio al Latina
Ho girato varie squadre, anche per fare un po' di esperienza fuori da casa. Mi sono trovato benissimo in tutte le squadre in cui ho militato e questo mi ha aiutato a maturare. Sono tornato più pronto e spero di essere d'aiuto.

L'anno scorso hai sfiorato la Serie C a Trastevere
Abbiamo vissuto un'annata particolare, quasi speciale. Abbiamo fatto quasi tutto il campionato da primi in classifica, un grande campionato contro squadre importanti che ci rincorrevano. È andata come andata, ma resta un grande campionato.

A Latina non potevi dire di no...
Tornare a casa, dove ho cominciato per la prima volta a tornare tra i grandi, non potevo rifiutarlo. È stata un'esperienza che non potrò dimenticare mai.

Bisogna dare un dispiacere a Venturi
Nel calcio c'è anche questo. Si gioca la partita, alla fine amici come prima.

Conosci bene l'Aprilia
Sono stato due anni lì, i ragazzi sono quasi gli stessi. So che è un grande gruppo, ancora mi sento con alcuni di loro. È una squadra tosta, si sa difendere bene ed è brava a ripartire. Dobbiamo stare molto attenti e prendere la gara con le pinze.

C'è aria di esame di maturità tra Aprilia e Atletico?
Sicuramente sono due partite importanti, come lo sono tutte le altre. In ogni partita dobbiamo dimostrare di essere una squadra importante. Credo che già quella di mercoledì ci abbia fatto capire che stiamo diventando un po' più squadra, perché in 10 abbiamo tenuto contro una big. Pensiamo partita dopo partita, la testa è solo sull'Aprilia.

Domenica ci si può aspettare il gol dell'ex?
Questa è una regola del calcio, speriamo che ci sia anche stavolta. L'importante, però, è portare a casa i tre punti. 

È vero il soprannome "Darbula"?
Sì, è preso in prestito da Dragon Ball. Saranno miei amici ad aver mandato il messaggio...

Che ricordi hai del Latina di Sanderra?
Era una grande squadra con un grande gruppo. Il mister lavora tanto sull'aspetto mentale e caratteriale dei giocatori, facemmo un bel campionato per essere la prima volta in Prima Divisione. 

Ci sono i presupposti per tornare in alto?
Sicuramente. Una piazza del genere merita altri palcoscenici. Ce la stiamo mettendo tutta, conosciamo l'importanza di questi campionati e sappiamo che ogni domenica dobbiamo remare tutti dalla stessa parte per raggiungere insieme l'obiettivo. Tutti, dai più grandi ai ragazzi più piccoli, stiamo cercando di capire l'importanza che ha questa maglia per i tifosi. Dobbiamo onorarla ogni volta. 

Come ci si sente a stare tra le seconde linee?
Adesso c'è chi ha giocato più partite partendo titolare, però la cosa che dobbiamo capire e che aiuta a crescere è la forza del gruppo. Farsi trovare pronti, anche per 10 minuti, è fondamentale per aiutare la squadra a vincere. Si vince in 25 e non solo attraverso gli undici che scendono in campo dal primo minuto.