Di Matteo guarda avanti: "A Carpi tosti e ignoranti"

12.10.2016 09:50 di  Marco Ferri   vedi letture
Di Matteo guarda avanti: "A Carpi tosti e ignoranti"
© foto di © TuttoLatina.com

La conferenza stampa integrale di Luca Di Matteo andata in scena martedì al Francioni.

Dopo il gol hai esultato in direzione opposta rispetto ai tuoi compagni di squadra: c’è una ragione particolare?
E' stato un gesto istintivo, ho passato momenti non bellissimi in ritiro a causa dell’infortunio ed è stata una sorta di sfogo. Sono stato un paio di mesi fermo per una pubalgia che mi ha tormentato e mi è venuto da dentro esultare così, come se fosse una sorta di liberazione. Adesso per me è importante star bene fino al termine della stagione.

Con Acosty hai riproposto un’azione che ricordava molto quella che vi ha portato a fare gol nel derby
Il mister ha preparato la partita di domenica scorsa in funzione del gioco sulle fasce, dove avevamo l’obiettivo di creare superiorità numerica. Personalmente cerco di far del mio meglio, mettendo le mie caratteristiche a disposizione della squadra e sono contento di aver contribuito con questo assist.

Hai finito di pagar dazio al ritardo di preparazione?
Inizio a stare meglio, nelle ultime settimane la condizione è migliorata molto. Giocando si mettono minuti nelle gambe, ma posso ancora migliorare allenandomi sempre al massimo.

Dopo aver rotto il ghiaccio siete attesi, a Carpi, a un vero e proprio esame di maturità
Quella col Trapani è stata una vittoria importante che ci dà morale. Andremo a Carpi con l'atteggiamento giusto, ignoranti e tosti per fare una partita importante contro una squadra consolidata e che gioca lo stesso calcio da anni.

Cosa temi della squadra di Castori?
Ha individualità importanti come Lasagna e Di Gaudio che hanno fatto bene anche in serie A. Andiamo lì senza paura, cercando di portare a casa un risultato positivo.

Come si affronta una squadra che, proprio come voi, non perde da un mese?
Sicuramente loro approcceranno la partita in maniera aggressiva e cercheranno di metterci in difficoltà sin dall’inizio Giocheranno per la prima volta davanti al proprio pubblico e saranno carichi. Ne siamo consapevoli, servirà l’atteggiamento giusto.

La riapertura del loro stadio è un elemento in più da temere?
Cambia poco, dobbiamo fare la partita e cercare di far male sfruttando al massimo le nostre prerogative. Loro ricaveranno uno stimolo in più dal fatto di poter tornare davanti ai propri tifosi, noi dovremo farci trovare pronti.

Per te non c'è una tradizione particolarmente positiva contro gli emiliani: un pareggio e una sconfitta con espulsione all’esordio con la maglia del Padova…
Sì, finora non è andata benissimo contro di loro ma adesso sono concentrato sul presente e sono pronto a dare il massimo nella partita di sabato.

Qual è il sistema di gioco che ritieni essere più adatto alle tue caratteristiche?
Sono a disposizione del mister, della squadra e del gruppo e cercherò di dare sempre il massimo per la causa. Non c’è un modulo che preferisco.

Come ti stai trovando a Latina?
Sto bene e devo ammettere che qui si vive molto bene. Sono tranquillo, finora è andato tutto bene.

Con te Vivarini ha la possibilità di trasformare il modulo dal 3-5-2 al 4-4-2: cosa ti chiede il tecnico?
Non è difficile fare la scalata, bisogna essere applicati e stare attenti. Sicuramente ci sono delle sistemazioni tattiche da rispettare per trovare equilbirio di squadra. Come ho già detto prima cerco di mettermi a disposizione, perché sulla corsia opposta abbiamo un giocatore come Acosty che può farci fare la differenza. Mi adatto per far spingere lui, senza dimenticare che spesso abbiamo fatto male anche a sinistra.

Qual è il tuo rapporto col mister?
Vivarini è un tecnico preparato e che cura tutto nel minimo dettaglio. L'ho già avuto a Teramo e sono molto legato a lui, perché fa esprimere le mie caratteristiche al meglio.

Cosa fanno scattare nella testa di un calciatore due stagioni nelle quali si viene privati di traguardi centrati sul campo?
Mentalmente è una botta enorme. A Teramo abbiamo vinto un campionato di Lega Pro e ci è stato tolto, a Lanciano abbiamo fatto i punti necessari per salvarci e ci sono stati sottratti. Non è facile rialzare la testa, ma allo stesso modo sono circostanze che danno la carica per dare ancora di più. Non appena si è presentata l’opportunità di venire a Latina l’ho colta al balzo col massimo entusiasmo.

Che valori ha espresso, finora, il campionato? Tu hai giocato anche a Cittadella: ti aspettavi che potesse partire così forte?
E' un campionato equilibrato, ci sono squadre attrezzate come Verona e Bari che possono fare il vuoto. Come ogni anno la B riserva sorprese, il Cittadella è una squadra che conosce la categoria e gioca assieme da diverso tempo e può diventare la sorpresa di questa stagione.

E il Latina?
Basta davvero poco per compiere il salto di qualità. Adesso dobbiamo rimanere coi piedi per terra, siamo all'inizio e dobbiamo volare basso con umiltà per raccogliere più punti possibili prima di tirare le somme.

Il fatto che nella tua zona di competenza ci sia poca concorrenza rappresenta uno stimolo in più?
Vivo questa cosa in maniera positiva, anche se la concorrenza aiuta a migliorarsi e a cercare di dare il meglio in ogni allenamento. Il nostro gruppo è composto da tanti giocatori, bisogna sempre esprimersi al massimo per poter ambire alla maglia da titolare.