Latina-Potenza, Di Donato: "Stasera salvo solo il pubblico. Saremmo idioti a non centrare i play-off. Arbitri? Meritiamo rispetto"

05.03.2022 21:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Latina-Potenza, Di Donato: "Stasera salvo solo il pubblico. Saremmo idioti a non centrare i play-off. Arbitri? Meritiamo rispetto"

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Latina Calcio 1932, Daniele Di Donato, nella sala stampa dello stadio "Domenico Francioni" a margine della sconfitta subita dai nerazzurri contro il Potenza nella gara valida per la trentesima giornata di campionato. 

Se dovesse salvare qualcosa da dove partirebbe?
Salvo solo il pubblico. Sono stati grandi e non avevo dubbio. Dobbiamo andare ai playoff perché questa gente merita di rivivere momenti importanti. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo resettare. Lo avevo già detto in settimana, arriviamo da un periodo molto stressante e ora dobbiamo rigenerarci tutti. Sta arrivando tutto insieme, da infortuni a squalifiche. Quando arrivi da un trittico importante, in cui abbiamo corso tanto, un periodo così ci può stare. Adesso dobbiamo essere bravi a rigenerare tutto, a riprendere il nostro cammino. Come ho detto ieri nel calcio nulla è scontato fin quando non lo raggiungi matematicamente. La strada da percorrere è ancora tanto, saremmo degli idioti a non centrare un traguardo che fino a oggi abbiamo meritato. Per far questo dobbiamo resettare tutto, centellinare tutto e stare attenti dentro e fuori dal campo. Dobbiamo farlo tutti, perché abbiamo bisogno di tutti.

Oggi si è vista una squadra stanca
Già dall'inizio si è visto ciò, una squadra monopasso e scarica. Dobbiamo essere bravi a ricaricare le pile, abbiamo una settimana di tempo per farlo e dobbiamo cercare di riprendere il cammino subito dimenticandoci questo passo falso. A volte è meglio perdere così che non 1-0 avendo delle scuse. Hai perso bene, mettiamo la testa giù e torniamo a pedalare come è giusto fare.

Sandri ha spaccato la partita
Oggi non eravamo il solito Latina, si è visto dalle battute iniziali. L'episodio anche oggi ha fatto la differenza. Nei primi 20 minuti del secondo tempo siamo partiti forte, abbiamo schiacciato il Potenza e poi su una verticalizzazione improvvisa abbiamo bucato centralmente e subito il gol. Lì non avendo quella foga dell'ultimo periodo, siamo andati in difficoltà. Ci siamo innervositi tanto e questo non deve accadere. La partita di Catanzaro sarebbe dovuta servire da lezione, ma evidentemente non è stato così. Ci porteremo gli strascichi delle squalifiche ancora ad Andria. Poi è venuto tutto meno, non abbiamo avuto le forze per reagire e basta vedere com'è arrivato il secondo gol, da una lettura facile sbagliata. Forse queste partite perse fanno bene perché ci rimettono con i piedi a terra. Il campionato è troppo lungo per poter mollare, per raggiungere quell'obiettivo importante che ci siamo prefissati dobbiamo pedalare forte tutti e ancora più di quanto abbiamo fatto a febbraio.

Perché tutto questo nervosismo dopo aver raggiunto il vero obiettivo stagionale?
Quando si è stanchi, alla prima cosa si è più irascibili. Noi abbiamo attraversato un mese infernale facendo un cammino strepitoso e venendone fuori alla grande. Il bello del calcio è che non ti puoi mai fermare, perché quello che è successo ieri non conta. Noi ci dobbiamo rendere conto che quello che abbiamo fatto finora è da dimenticare. Quello che faremo da qui a fine campionato sarà quello che verrà ricordato. Non quello che abbiamo fatto, ma quello che faremo. Dobbiamo resettare tutto, non farci prendere dal nervosismo e dalla paura. Dobbiamo essere sereni, questa squadra ha saputo attraversare momenti difficili. Dopo quello che abbiamo vissuto all'andata dopo Potenza e Francavilla, una squadra senza attributi avrebbe mollato. Dobbiamo tornare a ragionare in quel modo, senza nervosismo, superficialità e senza sentirci bravi. Dobbiamo diventare bravi.

Un episodio avrebbe però potuto cambiare la partita
Il rigore? Se dovessi dire quello che penso in questo periodo, mi squalificherebbero sicuramente. Ne sto vedendo di tutti i colori. Anche l'espulsione di Celli è assurda, però dobbiamo attenerci a quello che scrive l'arbitro. Anche oggi se dai quel rigore lì, la partita sarebbe cambiata nonostante non stessimo facendo bene. In questo periodo ci va tutto contro, anche sul terzo gol c'era un fallo su Palermo non fischiato. Penso che il Latina meriti un po' più di rispetto perché è una realtà importante, perché i ragazzi meritano di avere cose eque e giuste. Arriviamo da un periodo in cui siamo in debito con qualche decisione arbitrale.

Esposito?
Ha avuto un problema in settimana, aveva recuperato e dato l'ok per giocare. Dopo un quarto d'ora ha sentito una pizzicata e abbiamo preferito sostituirlo. Speriamo non sia niente, perché ad oggi siamo contati e dobbiamo rimboccarci le maniche. Questa squadra ha dimostrato che chi scende in campo fa sempre il suo dovere. Ciccio è un giocatore fondamentale. Ora dobbiamo cercare di tornare il Latina che eravamo abituati a vedere.

Dopo il Potenza un'altra partita contro una squadra che lotta per non retrocedere: quale sarà l'argomento di cui parlare per preparare la partita con la Fidelis Andria?
Come ho già detto nello spogliatoio, in questo momento dobbiamo cercare di recuperare più energie possibili, resettare e tornare a correre e parlare un po' meno. Nelle ultime partite stiamo parlando abbastanza e questo non va bene. Il campionato è ancora lunghissimo, sembra finito ma di strada da fare ce n'è tanta e noi vogliamo regalare alla gente un finale di stagione importante.