L'orizzonte di Vivarini: "Sarà un'annata favolosa"

07.08.2016 16:39 di  Marco Ferri   vedi letture
L'orizzonte di Vivarini: "Sarà un'annata favolosa"
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Vincenzo Vivarini non confonde gli obiettivi. Lo sguardo del nuovo tecnico nerazzurro, per sua stessa ammissione, è già rivolto all’ouverture di campionato da consumarsi nella città della Scala il prossimo 27 agosto, ma l’ex Teramo ci tiene a non steccare la “prima” sulla panchina del Francioni, dove l’impegno col Matera mette in palio la possibilità di sfidare, tra sei giorni nel terzo turno di Tim Cup, la vincente del confronto tra Novara e Juve Stabia. Dopo due settimane in quota a Castel di Sangro e una sotto il sole della Fulgorcavi, il trainer di Ari ha snocciolato le sue sensazioni alla vigilia del debutto.

Al netto della preparazione in divenire ha già un’idea di come mettere in campo la prima versione del suo Latina?
Proprio venerdì ho parlato con la squadra, abbiamo fatto un resoconto di queste prime settimane passate insieme. Abbiamo lavorato molto bene a Castel di Sangro, avevamo chiuso il cerchio ma sono venuti fuori diversi problemi. Abbiamo avuto parecchi infortunati, la maggior parte si porta dietro infortuni della scorsa stagione e non mi hanno permesso di vederli all’opera. Sono tutti giocatori molto importanti e che hanno potenzialità molto alte, abbiamo lavorato per cercare di rimetterli in condizione ma ad oggi non hanno ancora sostenuto allenamenti con i compagni. Sto cercando di farmi capire soprattutto sugli atteggiamenti di squadra e sulla mentalità che dovremo avere. Dovremo essere umili e applicati, una squadra che vuole gestire le situazioni in campo. Arriviamo alla gara col Matera con tanti punti interrogativi e con scelte obbligate nel reparto avanzato, dovendo cercare di adattare alcuni giocatori in ruoli in cui non sono abituati a disimpegnarsi. Siamo cresciuti tanto sotto l’aspetto di squadra, non vogliamo giocare a livello individuale. Mi aspetto una partita con un piglio alto e con voglia di far bene.

Ritiene l’organico al completo o state valutando ulteriori integrazioni?
Questo è un momento di studio e analisi della consistenza della squadra. Stiamo curando le caratteristiche di ciascuno di loro per far quadrare il cerchio, soprattutto nel reparto difensivo mi sento di dire che siamo una squadra importante. Negli altri reparti ci sono stati innesti preziosi sotto l’aspetto della dinamicità, della corsa, dell’aggressività. A centrocampo De Vitis, Rolando e Rocca hanno dato molta verve, però bisogna vedere anche la qualità globale, la capacità di palleggio a centrocampo. Abbiamo bisogno di fare delle partite proprio per valutare ciò, la società mi è sembrata disponibile qualora ci fossero da apportare dei ritocchi.

Nelle prime amichevoli ha sempre utilizzato il 3-5-2, mentre in sede di presentazione aveva preannunciato anche il 4-2-3-1: è questo il modulo da aspettarsi?
Adesso troveremo una squadra che sarà sicuramente schierata col 4-3-3, di conseguenza dobbiamo iniziare a lavorare anche per essere duttili in funzione degli spazi che troveremo. A seconda delle situazioni adotteremo degli accorgimenti tattici che possono modificare anche il nostro assetto. Sicuramente la fase di sviluppo sarà col 3-5-2.

Che valore conferisce alla Coppa Italia?
Per me le partite ufficiali sono tutte importanti. E’ un test, sicuramente in questo momento sono proiettato con la testa alla prima di campionato, ma queste partite devono servire ed essere affrontate col massimo dell’impegno e della concentrazione per dare degli indizi importanti sulla solidità. Bisogna partire bene e far capire subito ai nostri tifosi che, in mezzo al campo, siamo disposti a dare tutto ciò che abbiamo, a partire anche dalle partitelle infrasettimanali. Mi aspetto una buona prestazione.

L’avvio del campionato sarà molto duro
Non sono scaramantico, ma col Teramo ebbi nelle prime tre giornate le favorite per la vittoria finale. Alla fine lo vincemmo noi, speriamo che la cosa si ripeta. Dobbiamo affrontarle tutte, mi va bene perché conosceremo subito le squadre più importanti di questo campionato. Quello col Verona è il test più giusto che potesse essere, ho visto la griglia delle scommesse e siamo in ultima fascia. Sono tutti segnali per poter stupire, in cuor nostro vogliamo farlo e spero di trasmettere a tutti i giocatori questo pensiero. Per noi deve essere un’annata favolosa.

Mercoledì avrà conflitto di interessi?
Sono tifoso delle squadre che giocano bene e la Roma, di solito, è una di queste. Ha sempre proposto un calcio propositivo e bello da vedere, in tutta la sua storia. Sono sicuramente simpatizzante, ma penso che anche quella partita servirà a valutare la fase difensiva. Ne approfitteremo per vedere i meccanismi sollecitati da una squadra che ha qualità.

Qual è il reparto che ad oggi la “preoccupa” maggiormente?
In attacco abbiamo a disposizione solo Paponi e Corvia, Boakye lo stiamo recuperando, è un ottimo giocatore ma non è a disposizione. Siccome lavoro molto con gli attaccanti, c’è da lavorare soprattutto su questo reparto per vedere come arriviamo al campionato.

Corvia farà movimenti simili a quelli della passata stagione?
Stiamo lavorando molto sotto l’aspetto fisico, bisogna rimetterlo nelle migliori condizioni e vedo che lui ci sta mettendo grande impegno per raggiungere una condizione importante. Inoltre stiamo insistendo sulla condizione mentale, perché deve ritrovare convinzione, cattiveria e rabbia per chiudere in porta. Mi sta dando tutti segnali molto positivi, il lavoro non sarà lo stesso che svolgeva l’anno scorso. Lavoriamo con due attaccanti molto vicini, si sono trovati spesso ad intercambiarsi con Paponi e a permettere la conclusione alle mezzali. Sono meccanismi da perfezionare, ho visto che abbiamo molta propensione a svolgere quel tipo di movimento. Col Francavilla ha fatto un buonissimo lavoro per la squadra, ma gli ho consigliato di fare le cose in funzione del gol. Mi piace molto lavorare sugli attaccanti, è la cosa che dà più soddisfazione. Sono sempre riuscito ad avere un’organizzazione e una sincronizzazione efficace per la fase offensiva.

Stanti i suoi trascorsi le riesce più facile il dialogo con gli attaccanti?
Ci vogliono le caratteristiche giuste e la voglia da parte dell’attaccante di credere in certi movimenti e atteggiamenti. Ho trovato queste cose, anche se in questo momento non abbiamo una grande condizione atletica. Negli allenamenti la fase più difficile da organizzare è la fase di sviluppo e la sincronia dei movimenti offensivi, qui ho trovato facilità nell’ottenerli. Sto avendo invece problemi nella fase difensiva, che generalmente è quella più facile da addestrare. Sono sicuro che riusciremo ad ottenere presto entrambe le cose.

Si sfida Auteri che non ha lasciato un buon ricordo
Gli allenatori sono sempre al centro delle attenzioni, ma lui rimane un allenatore che riesce a dare un’impronta alle squadre. Mi aspetto un Matera propositivo e portato a giocare, avranno sicuramente dei movimenti preordinati in fase offensiva e sarà un test che mi interessa tanto. Voglio vedere se riescono a spostarci e metterci in difficoltà. Mi va bene per valutare la sostanza di questa squadra.