Quattro gare in 14 giorni. Al via il tour de force

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Quattro partite in quattordici giorni, in media una ogni ottantaquattro ore. Senza soste e senza potersi permettere passi falsi. Il Latina inaugurerà sabato un mini ciclo di quelli asfissianti, che piacciono tanto ai tifosi perché lasciano poco spazio alle parole, ma che mettono in crisi allenatori e calciatori. Tra il 15 e il 29 ottobre Vivarini dovrà gestire le risorse a disposizione, tra infortunati e lacune di rosa, sperando di non avere nuovi contrattempi con cui doversi confrontare. 

VALIGIA IN MANO - Dopo la vittoria sul Trapani che, oltre a regalare una buona dose di autostima e fiducia, ha rappresentato il primo cin cin in campionato, il Latina riparte dalla lunga trasferta di Carpi per trovare nuove certezze e confermarsi anche lontano da casa, dove finora ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato (due pareggi e altrettante sconfitte). Da qui alla fine del mese i viaggi saranno complessivamente tre, visto che i nerazzurri, dopo aver ricevuto il Pisa al "Francioni" sabato 22, faranno visita anche al Vercelli nel secondo turno infrasettimanale (martedì 25) per poi chiudere il cerchio a distanza di cinque giorni sul campo dell'attuale capolista Cittadella. 

TURN OVER FORZATO - Senza sapere quando potranno tornare a disposizione gli acciaccati Gilberto, Nica, Garcia Tena e Rolando, Vivarini dovrà dosare uomini e risorse con lucidità e parsimonia, scegliendo di volta in volta l'assetto giusto coinvolgendo anche chi finora ha giocato meno. Il vantaggio è la rosa extra-large: due o più calciatori di livello per ogni ruolo che danno sufficienti garanzie. Necessarie diventeranno le rotazioni, sia a centrocampo che in attacco, dove c'è più abbondanza rispetto al pacchetto arretrato. Altro giro, altra corsa, dunque. Fra tre giorni riparte la giostra e si andrà in apnea fino alla fine del mese. La speranza del Latina è iniziare novembre con un bottino più ricco rispetto a quello che ha tratteggiato le prime otto uscite, condite da un solo successo, ben cinque pareggi e due sconfitte. Un ruolino di marcia forse deludente ma non certo tragico.