La strana "conferma" di Pulvirenti

29.07.2015 16:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
La strana "conferma" di Pulvirenti
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© foto di Federico De Luca

Nelle sei ore di audizione dal Procuratore federale, Stefano Palazzi, il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha tutt’altro che alleggerito la posizione del Latina nell’ambito dell’inchiesta “I treni del gol”. Il massimo dirigente del club etneo ha dichiarato di aver “ribadito all’autorità sportiva quanto detto a quella penale”, confermando, di fatto, di aver comprato cinque partite, quelle vinte dalla squadra di Marcolin contro Varese, Trapani, Ternana e i nerazzurri, e quella pareggiata contro il Livorno. Escluse dal novero le sconfitte di Avellino e Brescia, sono stati confermati i nomi dei giocatori che sarebbero stati comprati, tra i quali figura anche il centrale di Iuliano, Matteo Bruscagin. Nella giornata di venerdì potrebbero giungere i primi deferimenti in una vicenda che conserva ancora diversi punti oscuri.

CONTRADDIZIONI – Va ricordato che nei giorni scorsi era stato proprio il numero uno del sodalizio di Torre del Grifo, attraverso una nota, a ribadire “la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”. Pulvirenti, pertanto, confermò di aver dato mandato ad altri soggetti (il direttore sportivo Delli Carri, l’agente Fifa Arbotti e il dirigente, ex Pescara, Di Luzio) di combinare le gare in questione, ma di non essere sicuro che la “missione” fosse andata a buon fine. L’aspetto su cui focalizzare l’attenzione, alla luce della nuova confessione, è tuttavia un altro. Occorre andare a ritroso fino a pagina 85 della richiesta del PM di Catania, scavando nel pozzo delle intercettazioni per trovare quella tra il presidente e Delli Carri risalente alle ore 18.11 del 18 aprile, a poco meno di 21 ore dal fischio d’inizio della partita incriminata del Francioni, vinta (1-2) dai siciliani. Nel corso di quel pomeriggio, stando agli atti, Delli Carri incontrò Di Luzio nella capitale per combinare il successivo match con la Ternana, e a seguire Arbotti comunicò (telefonicamente) a Di Luzio di essersi procurato i favori del 13 (Ristovski, ndr). Notizia, questa, subito riferita da Di Luzio a Delli Carri nel corso di un incontro interrotto proprio dalla telefonata di Pulvirenti, che al secondo contatto venne rassicurato dal suo direttore sportivo: “E’ apposto, poi le dico come è apposto”, si legge nelle intercettazioni.  Già, ma chi? E se il giocatore indicato in fretta e furia – e poi “rivisto”, per intascare il compenso pattuito, come paventato dallo stesso patron – era Ristovski, come è stato possibile confermare di aver comprato Bruscagin, l’ignaro “treno delle 3” tornato in auge solo diverse ore dopo il triplice fischio di chiusura della gara? Dubbi a cui solo Pulvirenti, che intanto ha chiesto il patteggiamento, potrà rispondere. Verosimilmente entro il 25 agosto, giorno in cui verranno compilati i calendari e il suo Catania rischia di essere già sparito dalla geografia del torneo cadetto.