Processo rinviato, è il momento di fare quadrato

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi, complice la quinquennale esperienza nel Latina come dirigente accompagnatore, cede ai tentacoli del calcio
29.04.2015 16:34 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Processo rinviato, è il momento di fare quadrato

Contro il Latina, martedì sera, l’allenatore del Perugia Camplone ha cambiato sei degli undici uomini proposti tre giorni prima contro il Livorno. Iuliano degli uomini protagonisti del pareggio di Vercelli ne ha confermati dieci. Serve dire altro?

Da gennaio il Latina ha quattro centrocampisti quattro, tra cui Ammari che in Italia non aveva mai giocato e del campionato di B non conosceva nulla. Martedì sera, dopo l’infortunio di Dellafiore, se si fosse fatto male uno tra i quattro difensori, Iuliano avrebbe dovuto proporre al debutto Celli, un giovane della Primavera. Per quanto assurdo possa sembrare, l’unico reparto in cui i nerazzurri abbondano di scelte è anche il peggiore, l’attacco.

In simili condizioni giocare quattro partite in undici giorni è impresa che svuota di ogni energia, mentale e fisica. E’ sforzo che costringe alle corde per 90 e passa minuti come è stato costretto a fare il Latina nel confronto con il Perugia.

Attacco nullo, panchina corta, infermeria ad alta frequentazione: c’è tutto per rendere difficile il cammino del Latina verso la salvezza.  Non comprendere questo, fa storcere la bocca di fronte alla prestazione tutta difesa con il Perugia. Non comprendere questo, porta a credere che sabato a Varese sarà una passeggiata. Non comprendere questo, porta a pretendere ciò che la squadra non può proprio dare perché non ha e nemmeno ha mai avuto il minimo necessario per abbandonare le zone perigliose della classifica.

A quattro giornate dal termine, si guardi in faccia la realtà e si agisca di conseguenza, supportando una squadra che va incitata perché debole e non perché vincente, perché in difficoltà, perché nei suoi limiti sta pur sempre dando il massimo. Per i processi ci sarà tempo e di imputati da chiamare alla sbarra ce ne saranno parecchi.

Intanto il Carpi è in A. Evento che mi suggerisce prima di tutto rabbia (non invidia) nel ricordo di ciò che la scorsa stagione poteva essere del Latina e invece non è stato.