A Varese la vittoria di Iuliano

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi, complice la quinquennale esperienza nel Latina come dirigente accompagnatore, cede ai tentacoli del calcio
06.05.2015 00:01 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
A Varese la vittoria di Iuliano

Considero il successo di Varese, la vittoria di Iuliano. Ce ne sono state altre dove la mano del tecnico è stata determinate, ma sono convinto che all’Ossola il suo operato sia stato decisivo. Il confronto con il Varese non era affatto facile, nonostante la classifica facesse intendere il contrario. Non era facile per il semplice motivo che la vittoria, che si dava per scontata, andava conquistata in campo, contro un avversario che la giornata precedente aveva gettato nel baratro la Virtus Entella. Oltretutto da difficile la partita si era fatta complicata con il vantaggio lombardo che sembrava premonitore della catastrofe.

Essere riusciti a razionalizzare l’evento in un momento in cui presumibilmente ti passano per la testa mille e mille pensieri è stato il grande merito del tecnico dei nerazzurri. L’avere poi ottenuto una reazione da uomini che stanno raschiando il fondo delle proprie energie è un altro mezzo miracolo. Iuliano sa di operare senza rete, di camminare su un filo ad altezza vertiginosa e che una eventuale caduta a questo punto della stagione sarebbe rovinosa. Ha a sua disposizione principalmente due armi: la motivazione da trasmettere alla squadra e la disposizione tattica della stessa in campo. Il confronto con il Perugia ha dimostrato che sul piano del carattere il Latina, se sollecitato, sa rispondere. A Varese, invece, Iuliano ha posto una toppa laddove la squadra stava evidentemente sbagliando, come testimonia una prima frazione inguardabile. Il passaggio al 4-2-4 o, se si preferisce, al 4-2-3-1, ha fornito al gruppo quella spinta che non c’era e che doveva per forza essere tirata fuori.

La crescita di Ammari, ancora acerbo sul piano tattico, è un altro merito da ascrivere all’ex difensore della Juventus, così come l’avere scoperto e utilizzato Valiani esterno basso.

Adesso a Iuliano e ai suoi ragazzi si chiede, verrebbe da dire si pretende un ultimo sforzo, il colpo di reni decisivo.