StuDiamo le avversarie - Nuorese

02.09.2017 17:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
StuDiamo le avversarie - Nuorese

Chiudiamo i viaggi in Sardegna analizzando la Nuorese, unica squadra isolana, tra quelle partecipanti al Girone G, ad avere avuto esperienze tra i professionisti.

LA STORIA - Fondata nel 1930, la società ha disputato campionati regionali per quasi trent'anni prima di approdare in Serie D per la prima volta nel 1959. Da quel momento i verdeblù diventeranno una presenza pressoché costante nella categoria, nella quale rimane fino al 1984 ad eccezione del quadriennio 1964-1968 e dei due campionati all'inizio dei decenni '70 e '80. Nel 1974, trascinata dalle reti del futuro attaccante del Milan, Pietro Paolo Virdis, sfiora lo storico accesso alla Serie C2, evento rimandato di dieci anni esatti. L'annata, però, non è particolarmente fortunata e la squadra, inserita nel Girone A, retrocede in modo rocambolesco nonostante la vittoria sul Montevarchi nel turno conclusivo di campionato. Gli isolani, infatti, chiudono a 29 punti così come Spezia, Carbonia, Vogherese, Olbia e Imperia ma, al pari di queste ultime due, retrocedono in virtù della classifica avulsa. In questa stagione ed in quella successiva, si metterà in luce un altro talento sardo destinato ad una brillante carriera, il fantasista Gianfranco Zola, autore di dieci reti nel biennio verdeblù. La seconda metà degli anni '80 e l'intero decennio successivo fanno segnare un vero e proprio tracollo della squadra che, nel 1997, retrocede per la seconda stagione consecutiva e sprofonda in Prima Categoria. L'avvento del presidente Goveani al timone del club consente ai mufloni di scalare le categorie con la stessa rapidità con la quale le avevano perse e. nel 2006, di ritornare in Serie C2 a vent'anni di distanza, sfiorando immediatamente la C1, uscendo soltanto nei playoff per mano del Pergocrema. La speranza di avere finalmente una squadra competitiva dura poco perché, al termine della stagione successiva, la società viene radiata per irregolarità di bilancio ed è nuovamente costretta a ripartire dalle serie regionali. La Serie D arriverà nel 2014, con Bernardo Mereu in panchina e il triennio nella categoria ha consolidato la forza di una squadra che ha scalato due posizioni all'anno e che ora si candida a recitare il ruolo di outsider.

LA ROSA - Concluso il rapporto con Marco Mariotti, passato all'Albalonga insieme a Frasca e Falasca, la società ha voluto comunque allestire una rosa adeguata da consegnare al tecnico Gianluca Peddio, che lo scorso anno prese il posto dell'allenatore romano nelle ultime due giornate di campionato e che quest'anno partirà dall'inizio. Nell'ottica di disputare una stagione di alta classifica va inquadrato l'acquisto del bomber Giuseppe Meloni, autore di 26 reti a Fondi due stagioni e del fantasista Fabio Padulano, scuola Juventus e con quattro stagioni di Lega Pro alle spalle. A centrocampo ecco Davide Bottone, nove presenze e un gol in Serie A col Torino, nel 2008, oltre alla doppietta campionato-coppa di Romania con il Cluj due anni dopo. La linea mediana è completata dalle conferme di Cadau e Gallo e dal ritorno di Verachi dopo una stagione in ombra con l'Arzachena. Il reparto difensivo, invece, potrà contare sull'uruguayano Nicolas Madero Sonora e su una vecchia conoscenza del calcio laziale come Gerardo Strumbo, 49 presenze in Lega Pro con Milazzo e Vigor Lamezia e visto all'opera in Serie D con la Serpentara due stagioni fa.

ULTIMO PRECEDENTE - Sono passati 40 anni esatti dall'ultima sfida in assoluto tra il Latina e la Nuorese. Era il 13 marzo del 1977 e i nerazzurri di mister Leonardi si imposero per 2-1 al "Francioni" con le reti di Pezzuoli e Fadigati nel primo tempo (di Bernabucci l'autorete che dimezzò lo svantaggio nella ripresa), involandosi verso la vittoria del Girone F di Serie D davanti al Frosinone e al Banco Roma. Negativa, invece, l'ultima trasferta nel capoluogo isolano, valida per l'ottava giornata d'andata dello stesso campionato e decisa nell'ultimo quarto d'ora: uno-due dei padroni di casa con Piras, su calcio di rigore e con Natale, inutile il sigillo allo scadere di Fadigati.