StuDiamo le avversarie - Cassino

21.08.2017 16:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
StuDiamo le avversarie - Cassino
© foto di © Asd Cassino Calcio

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle prossime avversarie del Latina 1932. Dopo aver analizzato l'Anzio, ora è la volta del Cassino, che ospiterà i nerazzurri nella terza giornata di campionato.

LA STORIA - Una vera e propria fenice del calcio laziale, la storia del club sembra ricalcare quella della Città Martire, distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita quasi interamente. Senza tornare troppo indietro nel tempo, solo negli ultimi diciotto anni il Cassino ha cambiato sette volte denominazione ed è fallita nel 2010, costretta a ripartire dalla Promozione dopo i fasti della Serie C2. Il professionismo, i ciociari l'avevano già conosciuto negli anni '70, seppur per due sole stagioni, tra il 1978 (anno del ripescaggio per completamento degli organici) fino al 1980, quando né Simeone e né Murgia riuscirono ad evitare la retrocessione. Nonostante la storia travagliata, gli azzurri hanno dato i natali calcistici a diversi giocatori che hanno poi calcato palcoscenici importanti, da Domenico Di Carlo a Angelo Ogbonna, entrambi originari di Cassino. Da segnalare anche le due coppe in bacheca. Il primo trionfo, con Lillo in panchina, nel 1986 a Viareggio, contro il Formia, in una competizione che era ancora suddivisa in una fase riservata alle squadre del Campionato Nazionale Dilettanti e una a quelle  di Promozione. Di Paolo con una doppietta e Mignanelli, regalarono ai ciociari un successo da outsider mentre nel gennaio del 2016, al Francioni di Latina, il successo contro il Colleferro era pronosticabile anche in virtù delle numerose assenze tra le fila dei rossoneri, giunti all'atto conclusivo senza gli squalificati Binaco, Amici e Compagnone e con una squadra smembrata dal mercato invernale.

LA ROSA - Dominato il Girone B di Eccellenza lo scorso anno, pur con qualche affanno di troppo nel finale, la dirigenza ha avuto tutto il tempo a disposizione per programmare il futuro in Serie D. Tanti gli addii, a partire da Macciocca, che dopo essere lasciato la categoria col Ciampino a dicembre, compie un doppio balzo all'indietro per sposare la causa del Monte San Giovanni Campano mentre il bomber Perrotti, anche lui arrivato nella sessione invernale di mercato, ha scelto Anagni.  Tra i pochi confermati, il portiere Della Pietra - quarta stagione a Cassino - il regista Damiano Partipilo e il bomber Antonio Giglio, autore di 23 reti lo scorso anno. Non c'è più neanche Ezio Castellucci, che ha lasciato la panchina al figliol prodigo Corrado Urbano, reduce da tre anni alla guida della Primavera del Bari. Ex centrocampista con trascorsi in Serie A negli anni '80, Urbano ha iniziato sia la carriera da calciatore che quella di allenatore a Cassino e torna sulla panchina azzurra a distanza di 17 anni dall'ultima esperienza. Il processo di trasformazione della rosa ha portato all'ombra dell'Abbazia i '98 Novelli (ex Afragolese), Tribelli (centrocampista proveniente dal Frosinone) e Coppola (lo scorso anno alla Vis Artena), il '97 Buondonno e l'ex terzino della Primavera dello Spezia, Pannacione.  Ancora giovani ma di provata esperienza il mediano Cavaliere e l'esterno offensivo Varsi, 9 reti lo scorso anno in D a Gragnano. Di spessore, infine, gli arrivi dell'ex difensore del Grosseto, Maurizio Maraucci e dell'attaccante Marzio Celiento, 29 gol in due stagioni di D con la Frattese tra il 2014 e il 2016 e una breve apparizione anche in Lega Pro, lo scorso anno.

ULTIMO PRECEDENTE - I nerazzurri non incrociano il Cassino dalla stagione 2001/2002, quando gli azzurri giocavano ancora con la denominazione Real Cassino. Allora fu la squadra di Argenio ad imporsi in entrambi i confronti, 2-1 al Salveti e 1-0 al Francioni, conquistando l'accesso alla C2 al termine della stagione beneficiando del completamento degli organici.