I viaggi della speranza: Latina a secco in trasferta da otto mesi

A Cesena con un fardello da scrollarsi di dosso. Al “Manuzzi”, dove i nerazzurri faranno tappa domenica pomeriggio nel primo dei tre posticipi del settimo turno, non peserà soltanto il cassetto dei ricordi riempito amaramente la notte del 15 giugno di due anni fa. In terra romagnola, infatti, Brosco e compagni si presentano con un digiuno sfiancante - il più lungo dell’intera categoria – relativo ai successi esterni.

A SECCO DA OTTO MESI - L’ultimo segno “2” in schedina risale al 23 gennaio scorso quando, nel periodo più complicato della gestione Somma, furono due calci piazzati trasformati direttamente da Scaglia e tradotto in rete da Corvia (su corner dello stesso numero 8) a ribaltare un Trapani che aveva messo la freccia con un discusso rigore trasformato da Scozzarella e che da quel giorno in poi diede vita a un forcing che lo condusse alle porte del sogno. Per il Latina è iniziato invece un incubo che, al fischio d’inizio di Di Martino, si sarà protratto per ben 253 giorni. Trentasette weekend (sosta estiva compresa) in cui i pontini hanno fatto 13, in una striscia negativa in cui in campionato si sono equamente spartiti il piatto sconfitte (sei in tutto contro Perugia, Cesena, Salernitana, Livorno, Verona e Frosinone) e pareggi (Ascoli, Bari, Ternana, Crotone, Pescara e Novara), con i piemontesi che hanno aggiunto un dispiacere in Coppa Italia, imponendosi ai tempi supplementari dopo lo 0-0 del 90’. In ben sette occasioni l’attacco nerazzurro non ha punto, con 8 reti (Brosco il miglior realizzatore con due) fatte e 20 subite nel periodo in questione.

NESSUNO HA FATTO PEGGIO - Nell’intero torneo cadetto nessun’altra delle ventuno compagini ai nastri di partenza “vanta” uno score così insoddisfacente. In sette hanno già rotto il ghiaccio distante dal proprio pubblico nel campionato in corso. Si tratta di Bari, Benevento, Brescia, Carpi, Cittadella, Verona e Vicenza. Altre quattordici, oltre al Latina, aspettano ancora la loro volta buona, ma avevano chiuso il 2015/2016 con un’astinenza meno lunga. Tra le superstiti dello scorso anno è la Salernitana (1-2 in zona Cesarini a Salerno datato 7 marzo) ad avvicinare maggiormente l’undici di Vivarini, con il Novara che si è vestito per l’ultima volta da corsaro il 12 dello stesso mese (a Pescara), ma ha saputo poi ripetersi a maggio inoltrato, a Bari, nel primo turno dei play-off. Tra chi è retrocesso dalla massima serie non ha ancora ripreso confidenza con i blitz il Frosinone, il cui ultimo in serie A maturò il 17 aprile al Bentegodi, mentre tra le matricole – detto di Benevento e Cittadella -, la Spal “deve” proprio al tecnico di Ari (il 1° maggio scorso) il suo ultimo sigillo esterno in quel di Teramo, con il Pisa che avvicina invece i laziali, avendo esportato la propria legge per l’ultima volta l’ormai lontano 20 febbraio nel derby con il Tuttocuoio.

Marco Ferri

L’ULTIMA VITTORIA IN TRASFERTA DELLE 22 DI B

Ascoli: 23 aprile (Ternana-Ascoli 1-3)

Avellino: 30 aprile (Virtus Lanciano-Avellino 1-2)

Bari: 3 settembre (Perugia-Bari 0-1)

Benevento: 24 settembre (Benevento-Bari 0-4)

Brescia: 24 settembre (Cittadella-Brescia 0-3)

Carpi: 27 agosto (Vicenza-Carpi 0-2)

Cesena: 20 maggio (Avellino-Cesena 1-2)

Cittadella: 20 settembre (Avellino-Cittadella 0-1)

Frosinone: 17 aprile (Verona-Frosinone 1-2)

Latina: 23 gennaio (Trapani-Latina 1-2)

Hellas Verona: 20 settembre (Spal-Hellas Verona 1-3)

Novara: 12 marzo (Pescara-Novara 1-2) e 25 maggio (Bari-Novara 3-4 d.t.s.)

Perugia: 26 marzo (Virtus Lanciano-Perugia 0-1)

Pisa: 20 febbraio (Tuttocuoio-Pisa 1-2)

Pro Vercelli: 13 maggio (Perugia-Pro Vercelli 1-2)

Salernitana: 7 marzo (Cesena-Salernitana 1-2)

Spal: 1 maggio (Teramo-Spal 0-2)

Spezia: 23 aprile (Vicenza-Spezia 0-3) e 24 maggio (Cesena-Spezia 1-2)

Ternana: 1 maggio (Como-Ternana 1-2)

Trapani: 20 maggio (Bari-Trapani 1-2) e 28 maggio (Spezia-Trapani 0-1)

Vicenza: 16 settembre (Salernitana-Vicenza 2-3)

Virtus Entella: 24 aprile (Latina-Virtus Entella 0-1)