Corvia e i suoi fratelli: 11 metri di desolazione

01.12.2015 18:44 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Corvia e i suoi fratelli: 11 metri di desolazione
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© foto di Federico Gaetano

Daniele Corvia ha chiesto scusa a tutti, ma in fondo anche il più ottimista dei tifosi nerazzurri aveva avuto il sentore dell’imminente beffa. Perché quando un calciatore del Latina si presenta, per la prima volta in stagione, sul dischetto, gli esiti sono sempre nefasti. La storia cadetta del club di Piazzale Prampolini non lascia spazio alle interpretazioni, con l’episodio di Lanciano che è servito a riavvolgere un nastro che ha conosciuto il primo ciak proprio nella serata del debutto nella categoria.

TRE PER DUE – La sera del 24 agosto di due anni fa Auteri rendeva il pasto ideale per l’affamato Empoli di Sarri la prima (delle tre) versione della sua matricola. Chiuso il primo tempo sotto di tre reti, Jefferson e compagni dispongono di un piccolo – doppio -, bonus, prima dell’ora di gioco, quando Laurini mura con un braccio il tentativo di girata di Negro, guadagnando anticipatamente la via degli spogliatoi e spedendo sul dischetto Chiricò. Il risultato fa il paio con quello ottenuto dallo stesso fantasista salentino, dieci giorni prima, in Coppa Italia a Crotone: battuta ad incrociare e Bassi a fare lo stesso figurone di Concetti allo ‘Scida’. Un doppio errore che insegnò poco o nulla. La chance per sfatare il tabù se la costruisce, il 10 settembre di un anno dopo, Michele Paolucci. A Vicenza, dove l’attaccante marchigiano si presenta da ex, la storia si ripete con una precisione chirurgica, se è vero che alla massima punizione coincide l’allontanamento dal campo di un avversario (il portiere Bremec, reo di aver sfiorato col piede il numero 9) e una conclusione talmente fiacca da rendere eroe il subentrante Vigorito.

LISTA LUNGA – Corvia, che prima di sabato era andato a segno due volte nelle ultime tre giornate, è in buona compagnia. Oltre ad aver sempre sbagliato il primo penalty stagionale, infatti, il Latina ha visto diversi dei suoi esponenti soffrire di timidezza nel faccia a faccia col portiere. Nella passata stagione furono solo cinque su nove quelli trasformati. Dopo Paolucci, sbagliarono Crimi (Bologna), Viviani (Frosinone) ed Olivera (Avellino), con il capitano che ne mise a segno tre (Pescara, Trapani e quello col Modena che valse la salvezza), il “pollo” che si era a sua volta presentato al pubblico del Francioni trafiggendo il livornese Mazzoni e Sforzini che, a Carpi, dove aveva saputo timbrare il cartellino per la quarta ed ultima volta nella sua esperienza pontina, divenne l’unico giocatore “senza macchia” nella specialità. Tra gli illustri predecessori nella storia della serie B, infatti, oltre ai sopra citati Negro e Chiricò si annovera anche Jonathas, stregato dal crotonese Gomis nel dicembre di due anni fa.

CONTRALTARE – Chi sbaglia, paga. L’altra faccia della stessa medaglia è l’infallibilità altrui. Mentre i pontini hanno trasformato meno della metà (7 su 15) dei rigori di cui hanno usufruito dall’agosto del 2013, gli avversari hanno castigato gli estremi difensori che si sono alternati (Iacobucci, Farelli e Di Gennaro) ben 14 volte su 15. La serie l’ha inaugurata proprio Tavano nella sera del debutto nella categoria, e ha visto Mbakogu (due circostanze in appena otto minuti) far più male di chiunque altro, con il solo Memushaj – che pure aveva giustiziato Iacobucci con la maglia del Carpi -, ad aver graziato il numero 22 di Saronno lo scorso 14 febbraio, in occasione della vittoria interna contro il Pescara. Inutile dire che il percorso è netto anche nel campionato in corso: prima del frentano Piccolo, era stato Caracciolo a gettare Iuliano dentro undici metri di disperazione.

I RIGORI NERAZZURRI DA AGOSTO 2013 AD OGGI
A favore: 15
Realizzati: 7 (3 Viviani, 2 Jonathas, 1 Olivera, 1 Sforzini)
Falliti: 8 (Chiricò, Negro, Jonathas, Paolucci, Crimi, Viviani, Olivera, Corvia)

Contro: 15
Realizzati: 14 (2 Mbakogu, Tavano, Memushaj, Granoche, Polenta, Cascione, Cutolo, Mancosu, Torregrossa, Vantaggiato, Dionisi, Caracciolo, Piccolo)
Falliti 1: (Memushaj)