Lupa Roma: la squadra chiede alla società il rispetto degli impegni economici

15.06.2018 22:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
Lupa Roma: la squadra chiede alla società il rispetto degli impegni economici
© foto di © TuttoLatina.com

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato inviato alla nostra redazione - e firmato dall'intera squadra - con la quale i giocatori della Lupa Roma lamentano una situazione poco chiara a livello societario e il mancato rimborso delle ultime tre mensilità. Di seguito il testo.

Buongiorno a tutti , Noi tesserati della Lupa Roma Calcio volevamo con la presente richiamare la vostra attenzione per informarvi su ciò che stiamo vivendo in questo periodo. Partiamo dall’inizio: la stagione possiamo dividerla in due parti. Ad agosto noi calciatori abbiamo sottoscritto degli accordi economici con il sign. Pietro Rosato che allora rappresentava per conto di David Di Michele. In questo periodo le cose sembravano andare nel migliore dei modi, sia in campo (-3 punti dai playoff) sia fuori. A dicembre, in pieno mercato invernale, ci sono stati dei cambiamenti all’interno della società. Divergenze societarie hanno portato alla rottura completa tra le parti con conseguente allentamento dalla società del sign. Pietro Rosato, allora amministratore e direttore sportivo, Gianluca Sgarra allenatore della prima squadra e Mariano Nazio team manager. Questi dissidi interni oltretutto, in un momento positivo per la squadra , hanno chiaramente destabilizzato lo spogliatoio e portato alcuni ragazzi a decidere di andarsene dall’oggi al domani. A questo punto il sign. David Di Michele è intervenuto in maniera decisa , in una mattinata di fine dicembre , negli spogliatoi , identificandosi come UNICO PRESIDENTE e responsabile della società, rassicurando ogni singolo calciatore su gli accordi presi in precedenza ed in alcuni casi stipulandone di nuovi. Durante questo “ nuovo “ corso societario , nel quale ribadiamo l’autorità del sign. David Di Michele, la squadra ha continuato a comportarsi in modo esemplare sotto tutti i fronti , raggiungendo l’obiettivo prefissato a inizio anno con largo anticipo ( nonostante la giovanissima età media ) ovvero la salvezza. Sempre durante la seconda parte della stagione il sign. David Di Michele fungeva appieno la carica di presidente intervenendo più volte durante allenamenti e partite , sia in modo positivo ( facendoci complimenti e rincuorandoci ) sia in modo negativo ( minacciandoci di bloccare gli stipendi dopo 3 sconfitte di fila o mettendo giocatori fuori rosa ) . Ma la cosa che a noi ragazzi ha dato più fastidio di tutte è che sin dall’inizio ci ha sempre detto più volte che mettendoci la faccia lui ( D. Di Michele ) , dovevamo stare tranquilli e sereni perché non avremmo mai perso un centesimo . Fino all’ultimo giorno. Anche dopo la trasferta di Rieti, ultima giornata di campionato. Al ritorno con il pullman negli spogliatoi NOI ragazzi abbiamo chiesto delucidazioni, per quanto riguardava gli stipendi ancora da percepire ,al nostro presidente che con la massima tranquillità ci ha ribadito per l’ennesima volta la sua disponibilità e il suo impegno a saldare TUTTI nel minor tempo possibile. E fin qui tutto ok... noi ci siamo fidati ancora delle sue parole rassicuranti. La cosa assurda avviene dopo la fine della stagione . La squadra tornava a casa con alle spalle tre mensilità ( 2+1 ora ) non pagate e dopo alcuni giorni dall’ultima riunione tenutasi nel post Rieti, il sign. David Di Michele si rimangiava improvvisamente tutte le belle parole dette e le promesse fatte dicendoci che se volevamo avere i NOSTRI soldi dovevamo andare dal sign. Pietro Rosato in quanto proprietario al 50% della Lupa Roma , nonostante invece se ne fosse uscito dalla società a dicembre. Ad oggi noi giocatori ci sentiamo presi in giro come calciatori ma sopratutto come uomini . Ci sentiamo come l’ultima ruota del carro. Ci sentiamo come pupazzi. All’interno della nostra squadra abbiamo ragazzi con famiglia e figli, abbiamo ragazzi con la loro indipendenza economica , ragazzi che si trovano in difficoltà quotidianamente per queste mancate promesse. Con questa lettera vogliamo richiamare l’attenzione generale affinché si faccia luce su questa vicenda e nella speranza che “ qualcuno “ possa riappacificare la sua coscienza. Ci auguriamo inoltre che si risolvano i problemi societari e che i nostri sacrifici e il nostro lavoro ripagato come giusto che sia.
Cordiali saluti .
La Squadra