Latina-Monterosi, Parlato: "Banco di prova importante. Lotterò per ricreare un entusiasmo quotidiano"

06.10.2018 13:15 di  Marco Ferri   vedi letture
Carmine Parlato, all. Latina
Carmine Parlato, all. Latina
© foto di © TuttoLatina.com

La conferenza stampa dell'allenatore del Latina Calcio 1932, Carmine Parlato, alla vigilia della partita con il Monterosi valida per la quinta giornata del campionato di Serie D 2018/2019 girone G. L'intervento integrale è raccolto da TuttoLatina.com

Quella con il Monterosi è la classica prova del nove?
È una banco di prova importante per la squadra, dopo aver attraversato questo periodi di risultati negativi ed essersi andata a prendere con merito la vittoria domenica scorsa. Come siete curiosi voi lo sono anch'io nel cercare di capire la testa, se è portata ancora di più al pensiero positivo.

Col campo pesante prevede di mettere più quantità in mezzo al campo?
Valuteremo queste 24 ore. Ci faremo un'idea, già la Serie D è un campionato nel quale bisogna essere molto grintosi e, sportivamente parlando, cattivi. Se la partita si deciderà su un campo abbastanza allentato dalla pioggia, ci regoleremo di conseguenza.

Hai avuto in settimana il sentore che la squadra si sia davvero sbloccata?
È stato un martedì totalmente diverso da tutti gli altri. Mi hanno insegnato di ricordare ai giocatori tutte le cose, perché di sicuro ci sarà qualcosa che non ho detto loro. Abbiamo fatto in modo di viverla in maniera determinata e consapevoli che una vittoria non basta. Deve solo essere l'inizio di prestazioni e vittorie.

Quanto è importante il supporto della gente?
Sì, l'ho sempre detto. Il fatto di avere più gente allo stadio fa in modo di stare vicino ai ragazzi. Non abbiamo fatto in modo di far venir voglia di venire attraverso i risultati, ma è anche vero che se uno è tifoso di una squadra va a prescindere a tifare per i propri colori. Non mi stancherò mai di dire di starci vicino e di fare in modo di essere assieme contro gli avversari. Per creare i presupposti di mentalità vincente ci deve essere l'unione di tre-quattro aspetti: tifosi, società, stampa e giocatori. Se queste quattro componenti riescono a combattere e fare in modo di unirsi giorno dopo giorno, a mio avviso riusciamo ad esprimerci al massimo.

Sul Monterosi
È una squadra ben allenata, ha 6-7 undicesimi che Mariotti ha portato da Albano. È già collaudata e sa fare le cose, ha l'esperienza di Nohman davanti e un bel centrocampo con Pisano e Gerevini sanno il fatto loro. Dietro c'è Gasperini e ci sono dei buoni giovani come Alonzi che ha portato da Albano e un ottimo portiere come Frasca, bravo anche coi piedi. Li conosciamo bene e sappiamo cosa dobbiamo fare: dare continuità alla nostra prestazione e portare a casa i tre punti.

Le posizioni di Atiagli e Galasso e dove bisogna migliorare
L'unica cosa che dobbiamo fare è lavorare e dare fiducia a dei ragazzi che si stanno impegnando molto. Devono fare in modo di farlo di più per cercare di trovare quelle soluzioni che in queste partite non sempre sono riuscite. Togliersi di dosso il fardello della vittoria che mancava è importante, spesso quando non si segna si è portati a dare la colpa ai giocatori d'attacco. Bisogna prendersela invece sempre con gli undici, è chiaro che oggi tutta la squadra, tenendo presente il risultato di Sassari, me l'aspetto più serena, vogliosa e imprevedibile nella fase offensiva. Questo a prescindere dallo schema che ogni allenatore ha in testa, ricordo che quando giocavo anche se ero difensore ci mettevo qualcosa di mio dentro. Chiedo loro di non incastrarsi sugli aspetti del passaggio e del movimento, ma di mettere la loro imprevedibilità e tecnica al servizio della squadra.

Atiagli ancora esterno d'attacco e Galasso mezzala?
Per rispetto verso tutti si fa in modo di non fare nessun nome. Come faccio sempre rifletto centomila volte prima di mettere in campo il primo undici, perché lo ritengo molto importante ai fini della prestazione. Se sbaglio è giusto che mi prenda le mie colpe e vada a correggere ogni eventuale scelta sbagliata.

Quando sei arrivato a Latina hai trovato quello che ti aspettavi di ritrovare rispetto all'esperienza precedente?
Partendo da noi il risultato non ha aiutato questo cammino, ma non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. È passato solo un mese e bisogna fare in modo di trovare continuità. Noi siamo partiti un po' col freno a mano tirato, il mio obiettivo è quello di tornare a quei ricordi belli, all'armonia, all'unione e alla forza di quel gruppo. Lotterò fino in fondo per cercare di portare il Latina, oggi, in un entusiasmo giornaliero. Sarà mio compito, so che non è facile e che ci aspetteranno tante battaglie ma sono qui per questo.