Una difesa da bollino rosso

28.09.2016 13:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Una difesa da bollino rosso
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© foto di Federico Gaetano

C’era una volta una difesa che non subiva mai. O quasi. Punto di forza nelle prime due stagioni cadette, quando anche i limiti realizzativi potevano essere mascherati dalla sua solidità, la retroguardia nerazzurra è diventata di colpo l’anello debole di una squadra ancora a caccia di quella prima vittoria che – a detta dei componenti dello spogliatoio -, può davvero rappresentare il crocevia della stagione.
Intanto nelle prime sei uscite di campionato Carlo Pinsoglio, da par suo non sempre esente da colpe, ha già dovuto raccogliere la sfera dalle reti alle sue spalle in ben 10 circostanze, per una media di 1,66 gol a partita. Tra i colleghi del portiere di Moncalieri ha dovuto ingoiare un numero analogo di bocconi amari il solo Provedel della Pro Vercelli, mentre le altre 20 avversarie non hanno ancora portato in doppia cifra una delle caselle più temute dagli allenatori.

A CONFRONTO - Mai nel loro quadriennio cadetto i pontini avevano incassato così tanto nei primi 540 minuti. Allo stesso intermedio la matricola, già passata dalle cure di Auteri a quelle di Breda, si era fermata a sette ed era reduce da tre sfide senza incassare, preludio a un perfezionamento collettivo che portò Cottafava e soci a tagliare il traguardo con il terzo reparto più granitico del campionato, perforato una volta di più (36 in 42 gare) delle sole Empoli e Cesena, non a caso le due formazioni che più di tutte contesero loro l’approdo in A.
Lo score migliore è quello targato Beretta, con 5 esultanze concesse ai dirimpettai e due partite da imbattuto, rispettivamente le prime due con Crotone e Vicenza. Meglio di Vivarini ha fatto anche Iuliano, la cui terza linea era stata bucata otto volte (e rimasta impenetrabile una, al pari di quella attuale che non ha concesso spazi al solo Spezia) ma il cui fronte avanzato si era esaltato una in più, avendo già timbrato il cartellino in sette circostanze contro le sei attuali.

RECORD NEGATIVO - La proiezione finale di 70 gol subiti lascia poco spazio ai sogni, preconizzando un doloroso tuffo all’indietro. Il paradosso è quello di forze singole tra le migliori della categoria (basti pensare alla coppia centrale Brosco-Dellafiore),sebbene già in tempi non sospetti – alla vigilia del primo impegno ufficiale in Coppa Italia col Matera -, proprio Vivarini aveva espresso una certa preoccupazione in merito allo stato di avanzamento dei lavori (leggasi “movimenti” e “intesa”) del suo pacchetto arretrato. Starà adesso al tecnico di Ari, obbligato dalle indisponibilità a modificare la linea da tre a quattro elementi,  trovare le soluzioni idonee a risolvere (anche) questo problema, che rischia seriamente di mortificare ambizioni e potenzialità, finora inespresse, della compagine da lui guidata.