Terracciano: "Ripartiamo dalla Serie D, il ripescaggio sarebbe un miracolo. Aperti a nuovi soci, non agli speculatori"

21.05.2018 19:04 di Matteo Ferri   vedi letture
Terracciano: "Ripartiamo dalla Serie D, il ripescaggio sarebbe un miracolo. Aperti a nuovi soci, non agli speculatori"
© foto di © Paola Libralato

La conferenza stampa integrale del presidente del Latina Calcio 1932, Antonio Terracciano, intervenuto nella sala stampa dello stadio "Francioni" per analizzare la stagione appena conclusa e parlare del futuro della società, raccolta da Tuttolatina.com.

Un bilancio della stagione?
Fino ad oggi abbiamo scelto di non fare commenti a caldo. Parlo a nome di tutta la dirigenza, siamo soddisfatti di come è andato questo campionato alla luce delle problematiche con cui siamo partiti. Ad aprile abbiamo chiuso la stagione in una posizione di vertice, ai playoff la fortuna non ci ha assistito purtroppo ma nel complesso siamo soddisfatti di come è andato l'anno.

Che succederà da qui a pochi giorni? Ci sarà la domanda di ripescaggio?
Questa domanda ce l'aspettavamo, a tal proposito la società si muove secondo le proprie capacità e con molta calma. Cerchiamo di fare le cose con calma e consolidando le cose che facciamo. L'aspirazione massima è quella di approdare già dall'anno prossimo in Serie C, abbiamo i più alti requisiti per ottenere il ripescaggio ma onestamente bisogna fare i conti con la realtà. Noi stiamo pensando di fare un altro anno di Serie D, facendo meglio di quanto fatto in questa stagione e senza commettere gli errori commessi al nostro primo anno. Non siamo uomini di calcio, abbiamo fatto del nostro meglio e porteremo avanti un discorso di Serie D fatto bene, con la convinzione di poterci giocare la prossima stagione con più convinzione. Da qui vedremo come evolveranno le cose. Quando arriverà il giorno in cui si dovrà presentare l'istanza per il ripescaggio, noi la faremo con l'aspettativa di valutare la risposta della Lega di ripescare il Latina. Noi siamo piccoli imprenditori e non abbiamo la disponibilità economica per onorare gli obblighi necessari per il ripescaggio, per poter crescere in modo rapido è necessario che ci siano delle risorse. Per disgrazie passate abbiamo avuto poco apporto da parte della città in questo primo anno, ci auspichiamo in questi giorni di poter mettere insieme altre risorse attraverso altri gruppi imprenditoriali e con una campagna abbonamenti fatta bene per fare il passo del ripescaggio. Passo che dovrà essere fatto nei modi dovuti, è inutile andare in Serie C senza avere le garanzie di poter allestire una squadra e una struttura fatta bene. Se non ci saranno i presupposti, prenderemo esempio dal Rieti che ha consolidato la categoria e poi l'ha vinta.

Il ripescaggio arriva previo deposito di una somma economica, non si può attendere per versare la cifra
Sì ma nel passato tale somma è stata diversa. Non escludiamo che quest'anno, in considerazione delle nuove regole che inseriscono le squadre B e restringono gli spazi per la D, forse l'organo di competenza mette un tetto più accessibile per favorire le squadre che fanno domanda. L'impegno è oneroso, ma sono andato a leggere i regolamenti dell'anno scorso e la fideiussione non doveva essere necessariamente di tipo bancario ma anche finanziario o assicurativo. Se parliamo di fideiussione bancaria è un tipo di problema, se parliamo di fideiussione assicurativa il costo sarà sicuramente oneroso ma i vincoli per ottenerla sono minori. Quello che ci preoccupa di più è il fondo perduto di 300mila euro, oltre all'iscrizione. Quest'anno abbiamo tirato fuori una somma di 200mila euro per garantire il calcio a Latina e di questo siamo felici, ma l'anno prossimo tirare fuori 400mila euro per iscriversi in Serie C e poi non avere risorse per allestire la squadra, significa non fare le cose per bene. Non mettiamo limiti alla provvidenza, per ora partiamo dalla Serie D, quando avremo il responso dalla Lega e capiremo come siamo messi a livello di sponsor, abbonamenti e risorse, magari allestendo anche qualche evento aperto alla città allo stadio, solo alora tireremo le somme e vedremo se il passo può essere fatto o meno.

Bisognerà allestire una squadra adatta senza sapere la categoria.
Noi puntiamo a fare mercato per allestire una squadra forte in D. Costruiremo una rosa per vincere questa categoria, se poi dovesse accadere un miracolo, ci ritroveremmo con una squadra forte per la D che aggiusteremo all'ultimo con qualche innesto visto che il mercato di Serie C chiude più avanti.

La società è aperta a nuovi ingressi oppure solo sponsor?
Noi non abbiamo preclusioni, la possibilità di aprire le porte a nuovi soci c'è tutta. Per scelta o per fatalità, ci troviamo ad avere oggi una società composta da gente sana e che lavora. Questo non significa che fuori non esistano altre persone così, però ritengo che non sia facilissimo trovarle. Un facoltoso imprenditore della provincia che volesse investire a Latina avrebbe senso, ma se già ci troviamo a parlare di personaggi che vengono da fuori mi chiedo per quale motivo dovrebbero venire a portare soldi a Latina per fare la Serie C? Quale sarebbe il fine ultimo? Sarebbe solo un discorso di tipo commerciale e speculativo. Il mondo del calcio è questo, ma noi dobbiamo prestare molta attenzione a chi si avvicina alla società e con quali motivazioni lo fa.

Ci sono stati già colloqui con imprenditori?
Per ora no, ma già dall'inizio del campionato ci sono arrivate richieste e pseudorichieste di avvicinamento o addirittura di acquisizione dell'intero pacchetto societario. Ho cercato di capire chi erano queste persone ed è emerso che erano tutti commercianti del calcio o personaggi che col calcio hanno a che fare solo per avere in mano uno strumento speculativo.

I presupposti per il ripescaggio sono quasi inesistenti. Il bilancio economico di questa stagione è stato chiuso nel modo più corretto? Chi sarà confermato dall'organico attuale?
Ho visto qualche immagine delle gare del Latina in B e questo mi ha entusiasmato molto. Io chiedo questo alla città: quando la squadra era in B allo stadio venivano in 5mila o più perché era un piacere e un orgoglio tifare e rappresentare questa squadra. Tutti dovrebbero capire che in questo momento la squadra si trova in D, tutti vorrebbero che la squadra salisse subito in B, ma perché i tifosi non capiscono che oggi più di ieri è importante venire allo stadio e partecipare? Sono cose che danno prestigio alla squadra e il contributo economico del biglietto pagato fa crescere e consolidare la squadra. In provincia di Latina ci sono tante imprese, basterebbe un contributo minimo, anche solo di 50 euro ad impresa e il Latina potrebbe avere una solidità e la forza per crescere. Capisco che non è il massimo chiedere soldi in giro, ma la finalità è bella e importante. Latina è una città particolare, ha una popolazione mista di gente che proviene da tutta Italia e forse il senso di appartenenza è inferiore e ciò si riflette nel calcio. Sarebbe il caso di sentire di più il senso di responsabilità perché tutte queste persone hanno scelto di vivere in questo posto favoloso e dovrebbero avvertire di più il senso di attaccamento a questa terra. Per quanto riguarda la domanda sui calciatori, noi siamo legati a tutti i ragazzi della rosa ma nel calcio il cuore deve essere lasciato da parte. Inevitabilmente andremo a rivedere la squadra, lo farà il direttore sportivo con l'allenatore e loro decideranno chi rimarrà e chi andrà via. Sul discorso finanziario, tutti gli stipendi sono stati pagati a parte l'ultima mensilità che ovviamente sarà saldata a giugno. Chiudiamo la stagione in perfetta regolarità, con molti sacrifici, ma questo è un altro elemento fondamentale per far giungere ovunque la voce che il Latina ha una società solida.

Chiappini rientrerà in società?
Io ho sempre sostenuto Chiappini, ha contribuito alla nascita di questa società. Lui ha voluto fortemente far sopravvivere il calcio a Latina organizzando tanti tavoli con gli imprenditori del territorio per mettere insieme le forze. Gli sforzi hanno portato alla nascita di questo sodalizio e di questo bisogna rendere merito a Chiappini. La tifoseria ha un giudizio legittimo sulla persona, per quanto riguarda noi della società, siamo stati noi a chiedergli di allenare perché lui non voleva andare in panchina. La nostra intenzione era di affidare la guida tecnica a lui per non cercare allenatori da fuori. Merita il ringraziamento di tutti perché la volontà più forte ce l'ha messa lui. Alla fine siamo arrivati al punto di non proseguire più insieme, per il bene di tutti. Il suo passo indietro c'è stato senza nessuna resistenza, non ci sono stati discussioni o litigi ma si è fatto da parte per amore della squadra. Ora non ha più alcun ruolo in società e in questo momento non ci sono spazi, sul futuro solo Dio lo sa.

La presenza di Abodi a Latina qualche giorno fa?
Il Sindaco ci ha messo a disposizione lo stadio, l'amministrazione ci è vicina rispetto a ciò che è in suo potere di fare. Altre cose non c'è nemmeno stata la necessità di chiederle e spero che non ci sia mai questa necessità. La presenza di Abodi a Latina non ha alcuna attinenza con l'amministrazione, è venuto qui a prospettare il suo prodotto e noi come società siamo venuti a conoscenza di questo istituto per accedere al credito sportivo.