Pecchia: "Latina, non ti dimentico"

27.08.2016 10:00 di Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Pecchia: "Latina, non ti dimentico"
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© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

Una fetta consistente di quella torta sulla quale venne apposta la ciliegina il 16 giugno 2013 appartiene a lui. Tre anni e quattro mesi dopo, per la prima volta in carriera, Fabio Pecchia si ritrova davanti quel Latina lasciato dopo 35 panchine ufficiali e un bottino di 18 successi, 9 pareggi e 8 sconfitte. Lo farà vestendo i panni del favorito, l’abito che si è cucito addosso sottraendosi all’abbraccio di Rafa Benitez e scegliendo la corazzata Verona per ripartire nel ruolo di allenatore in prima: “Parte del mio lavoro è nella storia del Latina, la Coppa Italia di Lega Pro e la promozione – ha sottolineato alla vigilia l’avvocato di Lenola, rivendicando la bontà di un operato concluso ad inizio aprile dopo il ko di Benevento -, ma ormai fa parte del passato. L’esonero è acqua passata, il mio presente è a Verona”. E gli presenta subito l’incrocio più atteso: “Conosco Vivarini – si sofferma sulla sfida di questa sera -, e di lui ho grandissimo rispetto. La sua è una squadra organizzata, con dei valori, ma noi abbiamo in mente solo i tre punti, senza pensare ad altre cose. E’ una squadra lavorata, con un modo particolare di giocare, senza alcun tipo di timore. Chiaramente viene a Verona pensando di fare la propria partita, ma noi dobbiamo pensare che li abbiamo studiati, che la squadra è pronta. Dobbiamo tirare dalla nostra parte i tifosi con la passione e l’atteggiamento giusto. Ne abbiamo bisogno, ma quello che diamo al pubblico, il pubblico ci darà. Il Latina ha già anni di Serie B alle spalle, ha calciatori importanti e l’esperienza giusta: è una squadra da prendere con le molle”.
Gli scaligeri tornano invece in B dopo tre anni nella massima serie e avendo mantenuto buona parte dell’ossatura sulla quale hanno lavorato Mandorlini e Delneri nella scorsa stagione: “C’è grande emozione – prosegue Pecchia -, ma vogliamo partire bene. Quando sento che abbiamo un calendario facile mi viene da sorridere perché le partite vanno giocate. Dobbiamo pensare alla gara in modo positivo, sapendo che ogni partita può nascondere insidie, ma entusiasti di affrontarla, con grandissima voglia di vincere”.
Qualche dubbio sull’undici iniziale, dipeso soprattutto dall’eventuale presenza dell’altro grande ex della serata: Federico Viviani. “Non ho ancora in mente gli undici titolari, avremo la rifinitura e deciderò. Ho dubbi ma sono positivi, perché la squadra è al completo e abbiamo recuperato tanti calciatori, con livelli diversi. Siligardi, Souprayen e Viviani sono tornati in gruppo, tutte valutazioni che ho fatto durante la settimana. Chiaramente hanno qualcosa in meno rispetto ad altri, ma hanno lavorato quasi a pieno regime. Sono sereno perché chi scenderà in campo sono sicuro avrà il giusto atteggiamento dal primo all’ultimo minuto. Viviani? Qualora Federico non dovesse esserci abbiamo come registi Greco, Fossati e Bessa. Siamo coperti”.