Il Latina fa ancora gola

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Prima sì, poi no, domani chissà. Nelle ultime ore è tornata prepotentemente d'attualità la vicenda legata dall'eventuale cessione del pacchetto azionario del Latina, o quantomeno a parte di esso. Ipotesi su cui stanno lavorando da qualche giorno le parti. O meglio, hanno ripreso a lavorare. Chi? I protagonisti sono i soliti, quelli che hanno "infuocato" i primi giorni dell'estate scorsa con un balletto piuttosto stucchevole, fatto di mezze verità e bugie pronunciate a convenienza.
Da un lato del tavolo il tandem presidenziale composto da Antonio Aprile e Pasquale Maietta, dall'altro la cordata romana che si è avvalsa della mediazione/consulenza del commercialista di Anzio Ugo Nuzzi. In mezzo, il futuro del club di piazzale Prampolini, costretto a fare i conti con un presente tecnico avvilente. E senza luce in fondo al tunnel. I dissapori fra gli attuali vertici, al netto di smentite che lasciano il tempo che trovano, sono ormai certificati, indice di una politica comune solo teorica. L'impegno economico e nervoso, oltre all'affetto per i colori nerazzurri, sono ormai noti e accomunano sia Aprile che Maietta ma da soli non bastano a garantire un futuro stabile e duraturo in un palcoscenico come quello cadetto. L'interesse della cordata romana, secondo i beni informati, è rivolto almeno al 50 percento delle quote e non è mai scemato, anche dopo il comunicato del dottor Nuzzi che, in data 8 luglio, ha scritto "al momento" i titoli di coda. Nell'intesa, eventualmente, è prevista una fetta da lasciare in mano ad Antonio Aprile, più disposto a trattenersi tornando magari ad occuparsi di settore giovanile, come all'atto del suo insediamento nel Latina, datato ormai quattordici mesi fa. Maietta, chiuso in un silenzio assordante che ha origini antiche, appare un po' più defilato.
Proprio nel rimpallo di volontà fra presidente e co-presidente - i cui rapporti si sono raffreddati di recente - si gioca il futuro societario del club nerazzurro. Fare un passo indietro accettando la corte dei potenziali compratori, restare con una quota minoritaria o continuare l'avventura con nuove basi. L'ultima parola sulla vicenda spetta al tandem Maietta-Aprile. O forse solo a uno dei due.