Contro il Trastevere il miglior Latina della stagione

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio
26.02.2019 09:30 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Contro il Trastevere il miglior Latina della stagione

Contro il Trastevere ho visto il migliore Latina della stagione. A differenza dell’altra bella prestazione con la Torres, domenica i nerazzurri hanno superato un avversario di alta classifica, di cui ho particolarmente apprezzato i movimenti offensivi , studiati per portare a supporto delle punte Ilari e Tajarol sempre un uomo diverso: ora Capodaglio, ora Bergamini, ora Lucchese. Il Latina ha replicato con una prova corale (Fontana escluso), di squadra, che ha variato di continuo sul tema della manovra.

È vero, i due gol di Fioretti sono scaturiti dalle puntate per vie esterne di Galasso (suo il cross che ha provocato il rigore) e di Atiagli, ma non c’è stata soltanto ampiezza nella proposta tattica dei nerazzurri. C’è stato palleggio, quando s’è trattato di contrastare le iniziative avversarie, c’è stata imprevedibilità quando si è cercato l’immediato ribaltamento di fronte. Essenziale in questo senso il lavoro e l’acume di Cittadino, capace con la medesima qualità di giocare sul corto come sul lungo. Una capacità di vedere e suggerire il gioco che i suoi compagni hanno amplificato con i loro movimenti, segno che Di Napoli sta svolgendo un buon lavoro.

Può sembrare un paradosso, ma a ben vedere Di Napoli in fondo sta dimostrando che Parlato aveva ragione nella sua richiesta di anteporre il gruppo alle individualità, per quante eccelse fossero. Oggi il Latina dipende da Fioretti molto meno di quanto quattro mesi fa dipendesse da Iadaresta. Oggi chiedere a Merlonghi di giocare da interno, sacrificando parte delle sue caratteristiche tecniche, è possibile e ci scappa pure una buona prestazione. Pensare di fare la stessa cosa con Tiscione sarebbe stata follia e non per le resistenze del giocatore, piuttosto perché il Latina pre-mercato di riparazione era una squadra fatta di gerarchie (in qualche caso indotte dall’esterno) che si è preteso di difendere rigidamente, con i risultati che la classifica ci sbatte in faccia.