Per Latina e Avellino un 2016 da dimenticare

30.12.2016 08:30 di Marco Ferri   vedi letture
Per Latina e Avellino un 2016 da dimenticare
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Insieme avevano aperto il 2014, insieme chiuderanno il 2016. Latina e Avellino cercano una consolazione dall’ultima recita di un anno sottotono. Tra le superstiti della scorsa stagione, infatti, le squadre di Vivarini e Novellino sono tra quelle che hanno raccolto meno. Gli irpini chiudono la graduatoria dei dodici mesi con appena 38 punti racimolati in 41 incontri, i pontini ne hanno invece intascati otto in più (46) facendo meglio anche di Brescia (45) e Pro Vercelli (43).

PARTENZA LANCIATA - Ma come avevano approcciato il nuovo anno le due compagini? I primi giorni di gennaio producevano la grande farsa dell’esonero consumato e rinviato di Mario Somma, che dopo aver chiuso il 2015 ostaggio di una feroce contestazione – determinata dal rovescio interno col Pescara che aveva fatto precipitare i suoi in piena zona retrocessione -, aveva illuso tutti con una serie di tre vittorie che li aveva riportati a centro classifica. Ben più su viaggiavano invece i lupi, capaci di trovare prima del giro di boa una continuità di rendimento che li aveva portati a conquistare l’ultimo posto utile per i play-off, con 31 punti (nove in più dei nerazzurri) alla ventunesima.

VALZER DI ALLENATORI - Calate drasticamente a braccetto, le due società hanno risposto con la stessa medicina al crollo delle aspettative. Tra febbraio e marzo il Latina cambia due volte: Somma viene rimpiazzato dal vice Chiappini, il cui interregno dura l’amen di una settimana e favorisce l’insediamento di Gautieri. Due settimane dopo l’avvento del Gaucho, rivoluzionano anche i biancoverdi: saluta Tesser, arriva un Marcolin la cui gestione durerà un mese facendo sprofondare Castaldo e soci in zona rossa prima del ritorno del trainer di Montebelluna. Conquistata a fatica la salvezza, giunta per entrambe all’ultima bracciata, il nuovo ribaltone si sostiene in estate. I laziali archiviano l’era Gautieri e scommettono su Vivarini, i campani passano da un ex Ternana a un altro, affidandosi a un Toscano che fa già parte del passato.

RECORD NEGATIVI - Il prodotto finale è una valle di lacrime. L’arrivo di Novellino (che come due anni fa, allora alla guida del Modena, chiuderà il girone d’andata contro Brosco e compagni) non ha ancora saputo modificare le prerogative di un team che manderà in archivio l’anno con il maggior numero di rovesci (21) tra le 15 “sopravvissute” dalla scorsa stagione, il peggior attacco (33 gol fatti) e la difesa più perforata, ben 64 volte per una media di 1,56 a partita. Nello stesso intervallo i nerazzurri (41 reti realizzate e 48 incassate) si sono imposti meno volte di tutti – appena otto -, e hanno infilato una serie record di ben 22 pareggi, conseguenza non sempre diretta delle filosofie calcistiche di Gautieri e Vivarini. Per entrambe le società, indipendentemente dal risultato che verrà consegnato agli annali questa sera, quello che volge al tramonto sarà il peggior anno solare dell’epoca recente, con il Latina che non potrà sfondare il muro dei 50 punti come aveva saputo fare sia nel 2014 (58) che nel 2015 (52) e i ragazzi cari a patron Taccone che, in caso di nuova sconfitta, chiuderanno con un saldo negativo di 20 lunghezze rispetto all’anno scorso.